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Nola 2018: Una festa tra “alti” e “bassi”

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Dopo 27 ore non stop, si è conclusa la tradizionale Ballata dei Gigli e della Barca, edizione 2018. Non sono mancate polemiche circa la chiusura della kermesse oltre l’orario stabilito dal commissario prefettizio, dott.ssa Anna Manganelli. Ritardi, problemi tecnici hanno fatto sì che la processione degli otto obelischi e della barca volgesse al termine con la posata del Giglio del Sarto in piazza Duomo alle ore 11.36 del lunedì. Tutto è filato liscio domenica mattina, ove alle ore 13:10 le otto corporazioni e la barca erano allineate in piazza, pronte per ricevere la benedizione del vescovo mons. Francesco Marino e ad accogliere la processione del busto argenteo di San Paolino. Il percorso pomeridiano, invece, è iniziato con l‘alzata pomeridiana alle ore 16 del Giglio dell’Ortolano, cullato dalla paranza San Massimo di Nicola Trinchese, la quale ha rispettato i protocolli del caso. Eccellente la prestazione di tale paranza alla girata caparossa e alle carceri entrambi le girate fatte saltellando e con precisione e vico piciocchi sublime. Pensate che quando il Giglio del Sarto si avvicendava per le strade della città, la corporazione dell’Ortolano faceva ritorno in piazza Duomo alle ore 24. A seguire l’Ortolano, il giglio del Salumiere, cullato dalla paranza Indistruttibile di Cimitile, la quale nonostante qualche problema tecnico, ha comunque concluso una buona prestazione giglistica, da sottolineare un’ottima performance in via san Paolino e vico piciocchi. Problemi seri hanno invece coinvolto la struttura lignea del giglio del Bettoliere, oggetto di controllo e revisione per mettere in sicurezza l’obelisco e far trasportare il giglio per il percorso pomeridiano, tale inconveniente ha costretto la paranza a non poter trasportare l’obelisco per quasi tre ore, rallentando il percorso pomeridiano ed influendo sul ritardo della festa. Detto inconveniente si è riversato su tutta la performance della paranza Franzese, insomma un anno da dimenticare per gli amici di tale paranza. Si riconferma invece, leader delle paranze forestiere, l’insuperabile di Barra, la quale ha dato prova di grandi abilità tecniche sia durante il percorso pomeridiano che mattutino facendo dimenticare l’inconveniente della settimana prima durante la ballata dei gigli spogliati, brillante è stato il vico piciocchi eseguito saltellando con molta forza dalla paranza di barra. Venendo alla paranza Fantastic Team che ha trasportato il simbolo della Festa, c‘è da sottolineare la bella cacciata della medesima presso la girata di caparossa, il vico munacelle e girata carceri eseguita con un’alzata a croce, piccole grandi soddisfazioni per una grande Barca. Per quanto concerne il Giglio del Beccaio, problemi tecnici con il giglio che si vedeva che era tutto buttato sui sinistri hanno rallentato il trasporto del medesimo, vi è da dire che tale paranza dopo aver collato per molti anni la Barca ha esordito con il giglio, qualche prestazione è stata buona come il vico piciocchi, ma bisogna ancora crescere a livello giglistico ed avranno tutto il tempo per affermarsi tra le paranze che contano. Forte e compatta la prestazione giglistica della paranza Pollicino sempre le ricordo di Mister Gennaro, che ha trasportato l’imponente rivestimento raffigurante il Santuario di Medjugorje. Francesco Pollicino jr ha ben raccolto l’eredità del grande papà affrontato molto bene il percorso pomeridiano ed i punti cruciali della festa. La nostra carrellata prosegue con la corporazione del Fabbro, guidata dalla paranza Volontari, spettacolare esibizione nei punti cruciali del percorso giglistico dove alle carceri sono stati esecutori di una grande prova, peccato per il vico piciocchi, ove per problemi legati alle varre (secondo anno consecutivo) non è riuscito a compiere la cacciata prefissata. Chiude il percorso la corporazione del Giglio del Sarto, la quale dopo una buona prestazione del percorso mattutino, nel pomeriggio hanno alternato ottime prestazione e delle sbavature, ad esempio alla girata di caparossa si è tentato di girare a 36 persone, ma la cacciata non è andata nel modo giusto ed i collatori dopo aver effettuato un quarto di girata hanno dovuto posare il giglio per poi rialzare e finire la performance in grande spolvero a paranza piena, percorso pomeridiano finito alle 11:36 del lunedì non solo per propria colpa.

Questa kermesse si è caratterizzata dalla mancanza di controlli sulle strutture lignee da parte degli addetti della fondazione che presentavano delle anomalie rispetto le misure standard, né verifiche sui testi delle canzoni, alcune delle quali ritenute poco consone allo spirito Paoliniano. Vi è da dire che quest’anno i controlli delle forze dell’ordine circa la circolazione dei carrettini ambulanti sono stati massicci. Sono state comminate molte multe e dato luogo a vari sequestri. La maggior parte dei bar ha collaborato nella distribuzione di bevande alcoliche in appositi bicchieri di plastica, evitando così la diffusione per le vie della città delle bottiglie di vetro, pericolose per l’incolumità di donne e bambini.

Bisogna ancora lavorare molto affinché la nostra festa sia più vivibile e abbia orari consoni e tali da permettere a tutti di poterla vivere a 360 gradi.

Arrivederci all’anno prossimo

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