Ricordi nolani: la festa dei gigli di Nola funestata da una disgrazia.
Correva l’anno 1923. L’Italia era sotto la morsa della dittatura fascista e la città di Nola si preparava ad organizzare l ‘evento più atteso dai nolani: la Festa dei gigli in onore di San Paolino. Ebbene, la mattina del 25 giugno alle ore 10, presso piazza Principe Umberto, nei pressi della villa comunale, era posizionato il giglio del Beccaio. Tale obelisco era già libero dalle funi che lo avevano tenuto legato ai portoni dei palazzi antistanti per svariati giorni, ed era pronto per essere trasportato in piazza Duomo. Tuttavia, mentre i collatori erano intenti nel farsi fotografare sulle varre del giglio, questi perdeva l‘equilibrio ( evidentemente troppa era la gente che vi era salita sopra), rovinando al suolo. La struttura lignea di circa 30 metri si spezzò e la sua caduta causò il ferimento di due cittadini e la morte di un giovane sposo proveniente dalla città di Visciano(Na), un tale Jannicelli Sebastiano. Nonostante la rovinosa distruzione dei pezzi superiori del giglio, questi fu fatto ballare lo stesso per le vie di Nola con la sola base e il primo pezzo . Il legno della ditta Vecchione non fu utilizzato poiché si pensava che portasse sfortuna e rimase in disuso.
Solo negli anni 70,tale legno fu adoperato ,in occasione della fiera paoliniana che si tenne presso la chiesa di Santa Chiara presso Corso Tommaso Vitale .In tale luogo sacro, ove non si celebravano da anni le funzioni religiose,fu costruito un giglio.
Si ringrazia il sig. Giuseppe Paduano per il supporto storico.