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In ricordo di Castrese De Rosa

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Il mese di Luglio è famoso poiché si teneva a Casavatore la Festa dei Gigli. Quest’anno, causa covid19, tale festa non si è tenuta, ma vogliamo ricordare un personaggio che ha fatto la storia dei Gigli di Casavatore.

Stiamo parlando di Castrese De Rosa, responsabile della paranza San Giovanni.

A parlarci di lui, sua moglie. La paranza San Giovanni nasce da una scissione verificatasi all’interno della paranza Nuova Gioventù.

Questa paranza si compone di persone umili, perbene, altruiste dove l’elemento denaro non è fondamentale.

Tant’è che se qualche componente dimostrava attaccamento al denaro, veniva allontanato in maniera elegante.

Castrese era una persona molto umile ed era molto seguito dai suoi ragazzi i quali aspettavano con ansia la consegna della maglia della paranza.

Il sig. Castrese non era solo il padrone di casa, ma una persona a cui poter fare riferimento, goliardica, solare che sosteneva ingenti spese al fine di poter  organizzare alla meglio la festa del proprio giglio.

Il suo amore per San Giovanni Battista, santo patrono di Casavatore, lo indusse insieme ai suoi collaboratori a nominare la sua paranza con il nome del santo tanto amato dai Casavatoresi.

L’ultima sua festa fu molto sentita dal suo comitato poiché Castrese sapeva che doveva lasciare per motivi di salute.

Infatti la notte della festa di Casavatore sulle note di una canzone di Ennio Morricone appartenente a un film di Sergio Leone e con il suono dei campanelli del comitato, Castrese condusse il giglio alla sua postazione, concludendo la sua carriera egregiamente.  

Castrese non era solo un buon capoparanza ma anche un ottimo paroliere.

Infatti dalla sua penna sono Statte create delle bellissime canzoni che hanno dato lustro alla festa di Casavatore.

Si ringrazia la moglie del sig. De Rosa per il contributo

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