Casavatore e quel sapore amaro che da tre anni, rattristisce un popolo di appassionati.
Ci ritroviamo a raccontare ancora una volta un luglio, senza l’armonia ed il folklore tra le strade di Casavatore; Via Giacinto Gigante e Corso Italia, tutto regolare, Corso Europa e Piazza Gaspare Di Nocera, tutto calmo, tutto fermo, una domenica come tante, che nasconde la tristezza di chi sogna di poter rivedere queste strade affollate, da appassionati, con musiche e canzoni, di chi vuol immaginare che quei gigli, stanno proprio lì ballando ancora una volta per il Santo Giovanni Battista. Purtroppo, solo sfumature, ricordi e sogni, che si infrangono in una dura verità, quella di una festa martoriata a discapito di coloro che ogni anno sacrificano lavoro e famiglie per prodigarsi nella realizzazione della stessa, solo per amore della propria terra, della fede del Santo e per la passione sconsiderata per i gigli.
La storia insegna che non bisogna mai abbandonare i propri sogni, non bisogna permettere di farsi togliere la felicità e di sicuro questa Città, tornerà a riabbracciare quei giganti di legno e passione, ritornerà a coccolarseli ed a portarli a spalla con il cuore e l’amore.
Dal web, molti messaggi d’amore per questa festa e la sua gente, messaggi da ogni paese dei gigli, da caporali, cantanti associazioni e tanti addetti ai lavori, ma anche da tanti appassionati, messaggi di speranza, di supporto e di sprono a tener duro che prima o poi tutto si aggiusterà.
UN FORTE AUGURIO AL POPOLO DI CASAVATORE, CHE IL PROSSIMO ANNO POSSIAMO FESTEGGIARE TUTTI INSIEME NEL MESE DI LUGLIO…