Presente una delegazione della “Mostra dei Gigli in, Miniatura” alla conferenza stampa tenutasi sabato 25 novembre, nell’aula consiliare del comune di Napoli, a Barra, in Corso Sirena, in occasione della presentazione delle nove associazioni che allestiranno la festa 2024, alla presenza del presidente della Municipalità Alessandro Fucito, alcune opere esposte per ricordare di non abbandonare le tradizioni, la cultura e l’arte dell’artigianato.
Dopo la richiesta, fatta a Gaetano Fiore, presidente della Confederazione Settembre Barrese, è stata allestita da Giuseppe Lamagna, uno dei fondatori ed organizzatori della mostra dei gigli in miniatura, che vedrà nel 2024 la sua quindicesima edizione, insieme all’ottava edizione della Mostra fotografica, due eventi culturali, che si sono uniti da molti anni con l’idea di creare un consorzio di cultura, sviluppo e propaganda della festa dei gigli attraverso le maestranze attive in essa, intervenuto ad esprimere il proprio pensiero, ha portato all’attenzione dei presenti la parte storico-culturale chiedendo che sia sempre più di rilevanza l’acquisizione di questi momenti con i giovani, per invogliarli a portare avanti una tradizione importantissima sia per Barra ma anche per la città di Napoli, in vista della macchina amministrativa che si è attivata per la creazione della fondazione e per il grande contributo che la festa dei gigli di Barra può dare al turismo di una delle città più visitate al mondo.
Gli espositori, ossia i maestri costruttori delle opere, hanno portato più gigli differenti, dal classico barocco a quello realizzato da Jorit, sono Loris Aprea, Luigi Alberto, Lorenzo Guarino, Francesco Varriale ed altri ragazzi, che sono cresciuti nel gruppo della mostra, negli anni si sono migliorati ed hanno poi preso parte all’organizzazione, un grande risultato se solo pensiamo che questi giovani, avrebbero pian piano abbandonato questa passione, invece con il coinvolgimento ed un ottimo lavoro di sensibilità da parte degli organizzatori, oggi sono probabilmente i futuri membri che continueranno a tener viva questa mostra ed è eccezionale il risultato ottenuto, soprattutto in un quertiere periferico come quello barrese dove la vita è molto più severa con i giovani e come dice una strofa di una canzone dei gigli “c’è lo insegnano, ‘e criature c’a nascene appriesso ‘e canzoni, c’a int’a Barra, nu giglio è rivalsa sociale“, noi lasciamoli sognare, lasciamoli continuare a crescere per il futuro e l’immortalità della festa dei gigli di Barra.