Barra 2001, Una festa particolare per Biagio Castagnini

Tempo di lettura: 3 minuti

Andiamo indietro nel tempo, varcando la soglia degli anni 2000, precisamente ci ritroviamo nel 2001, per la festa dei gigli di Barra.


Vogliamo raccontarvi cosa accadde in quel di settembre. Con l’associazione, a quel tempo, comitato Bravi93, che ingaggiarono per il trasporto del loro giglio, una paranza nolana, capeggiata dal grande Biagio Castagnini. Le musiche furono di Luigi e Tonino Giannino, i cantanti erano Tino Simonetti e Felice Di Somma, non ci fù una grande prestazione della paranza, che si ritrovó con 80 cullatori per la ballata, ma fù ugualmente indimenticabile per i divertimento che avvenne con quel giglio, cullato anche dai componenti del comitato.

Eccovi il racconto di quella festa, dai ricordi del nostro amico, Alessandro Carbone, figlio del grande Pasauale carbone, nonché membro dello storico comitato di Barra.

Castagnini, ebbe problemi già dalla ballata del giglio spogliato, dove si presentarono poche persone, ma gli fú promesso che sarebbero venuti tutti la domenica della festa. La mattina della festa vennero in pochi, tanto che c’era il rischio di non alzare il giglio, ma anche in questo caso gli promisero di venire tutti nel pomeriggio, quindi si decise di alzare, fù portato all’altezza del circolo del comitato ‘A Papera e lì posó per la pausa pranzo. Nel pomeriggio, anche in questo caso, si presentarono circa 80 persone, dicevano che i pullman stavano arrivando, ma non venivano, e Castagnini, decise di non proseguire perché non c’erano le condizioni, ma il comitato insistette per alzare e per orgoglio e rispetto verso Biagio, di dargli una mano. “Alzammo il giglio quasi tutti i componenti del comitato, me compreso, quasi tutto il percorso, nel frattempo si diceva che i pullman avevano forato e stavano arrivando.

All’altezza della spiga d’oro (Corso Sirena), vennero circa 50/60 persone da Nola, ma dopo neanche un ora erano spariti. Riuscimmo ad arrivare a piazza crocella ormai distrutti e contati, senza fare le esibizioni delle girate e della piazza, e con l’aiuto di qualche cullatore dell’Insuperabile, portammo il giglio dove cé la posta, in Via Domenico Minichini, posammo lì. Nonostante non fù una grande festa con pochissime esibizioni, noi ci divertimmo tantissimo, insieme a Biagio, essendo per noi, il divertimento, il primo obiettivo della festa, quindi fù una kermesse memorabile in ogni caso, e Castagnini fù un signore, umile e serio.

Dopo qualche giorno, Castagnini venne a Barra, si scuso’ con molta umiltà, non si prese il resto dei soldi e diede dei soldi ai ragazzi del rione Cavour, che ci aiutarono nel trasporto del giglio.


Così dopo tutto questo decidemmo di chiamare la paranza San Massimo di Nicola Trinchese, per il trasporto del giglio nella festa successiva, quella del 2002.

Rispondi