Negli ultimi anni, dopo un periodo di stallo, si è riproposto il tradizionale rito di far collare il Giglio alla donne nolane.
In passato un gruppo di nolane veraci, tra cui la sig.ra Palmira De Rosa, detta a “Pallunara”, si riunivano il lunedì della festa per trasportare i gigli in piazza Duomo presso la propria postazione.
Un evento che era molto seguito ed atteso dai nolani i quali dopo la stanchezza per le fatiche a cui si erano sottoposti nel trasportare i gigli il giorno precedente, ben accettavano di aiutare le giovani nolane nel collare i gigli.
Tale usanza con il passare del tempo è venuta a mancare. Tuttavia, grazie all’abilità delle nuove generazioni, questo appuntamento è stato ripristinato per la gioia dei nostalgici della Festa dei Gigli degli anni ottanta e settanta. Infatti, i folti comitati femminili di alcune paranze nolane, tra cui le paranze Fantastic Team, Orgoglio Nolano e Stella, si sono presi l‘onore ed onere di poter alzare il giglio della propria corporazione di appartenenza e trasportarlo in piazza Duomo.
Questo rituale abbraccia donne di qualsiasi età ed estrazione sociale. Costoro, aiutate dai collatori della paranza per la quale nutrono un sincero legame di affetto e simpatia, si pregiano di partecipare alle ultime alzate del giglio, oltre ad effettuare marcette e girate, entusiasmando i presenti.
Abbiamo chiesto alla dott.ssa Marialuisa Mangoni, da anni seguace della paranza Fantastic Team, cosa provasse nel collare un giglio. “Provo devozione da grazia ricevuta, adrenalina di riuscire a farcela e il senso di sacrificio, ma anche onnipotenza nel senso di sapere con chi volere alzare e di potercela fare”.
Oltre a Marialuisa abbiamo avuto modo di parlare con Carolina Cassese la quale ha raccontato alla nostra redazione il sentimento di passione ed euforia che la pervade quando si accinge ad alzare il giglio insieme alle sue amiche.
“Il lunedì della festa è un evento imperdibile ed attendo l’alba per poter collare il giglio ed esprimere la mia devozione al santo. La stanchezza è tanta poiché per vedere la processione serale di tutti i gigli non torno a casa per riposarmi, ma magicamente dopo l’uscita dal vico piciocchi del giglio la forza ritorna e la stanchezza sparisce”. Non so spiegarvi cosa si prova nel sentire l’alzata della canzone e prepararsi sotto le varre. Avverti adrenalina e frenesia, ci si stringe la mano, si sorride e si canta la canzone dell’alzata a squarciagola. È una emozione che bisogna provare almeno una volta nella vita.
“Come loro tante altre giglianti nolane provano i più disparati sentimenti, oltre ad emozionarsi per poter essere almeno per qualche oretta protagoniste di una importante prova di forza che vede impegnati i collatori nella giornata della domenica della ballata dei gigli.
Sarebbe ottima idea la costituzione di una paranza tutta al femminile per ogni corporazione, capace di rallegrare la mattinata del lunedi dopo la festa ed entusiasmare i turisti che vengono da tutta Italia e dal mondo per vedere la kermesse in onore di San Paolino.
Un grande plauso a tutte le ragazze che esprimono il loro amore per il Santo Paolino anche con questo splendido gesto.