Soffermandoci sulla tradizionale ed affascinante festa di Sant’Agata, nel Catanese, abbiamo voluto fare una breve intervista, ad Antonio Castelli, dirigente del gruppo dei Pizzicagnoli, uno dei Cerei che fanno parte di questa manifestazione.
1) Parlaci di come é nata questa passione per la Festa di Sant Agata?
La mia passione per S. Agata nasce da bambino tramandata da mio padre ed e si è rafforzata all’età di 15 anni quando ebbi un incidente stradale nel quale rischiai di perdere il piede destro era proprio il periodo della festa il 25 gennaio 1985…
Mi affidai a S. AGATA… entrai in sala operatoria con la sua immaginetta…
Fu il primo e unico anno che non vidi la festa ma S. AGATA in processione proprio davanti l’ospedale mi misi sulle stampelle e la guardai dalla finestra… “era Bedda Sant’Aituzza”… Dall’anno successivo indossai il sacco da devoto che per tutt’oggi durante la processione porto.
2) Dirigente del gruppo dei Pizzicagnoli, il tuo compito in cosa consiste?
Con i Pizzicagnoli oltre ad occuparmi della pagina ufficiale, scrivere il programma, grafica, fotografia…
Mi occupo insieme altri dello staff a prendere contatti con gli esercenti che vogliono portati la Candelora in festa i quali a sua volta danno un’offerta libera ai portatori…
Quindi diciamo curo la logistica gli spostamenti… Prendere contatti con la Banda… Per far sì che siano giorni di vera festa e passione.
3) da quanti componenti viene cullato il Cereo?
Il Cereo dei Pizzicagnoli viene “cullato” da 8 portatori… 4 cinghie(curìe) 4 con il sacco di juta (vaddedda) detti “stanghe”
Il peso dei Pizzicagnoli è di circa 600 kg.
4) che rapporto avete con gli altri gruppi dei cerei?
Come in tutti i campi anche qui c’è antagonismo tra le varie corporazioni e che a volte sfociano nelle “dichette” vere e proprie prove di forza tra le Candelore a chi tiene in piedi di più il Cereo senza poggiarlo a terra…
Ci sono state sfide che sono arrivate fino a 3 ore in piedi.
Comunque poi tra portatori si è tutti amici…
Capita un anno ci si sfida con Cerei diversi…
L’anno dopo ci si trova a portare lo stesso Cereo.
5) come è composto un cereo, e cosa vuol rappresentare?
Il Cereo o Candelora rappresenta la Candela votiva di ogni corporazione…
Pescivendoli, Macellai, Fruttivendoli, Pizzicagnoli o Alimentaristi (Fummaggiara), Fiorai, Pastai…
Che già fin dall’antichità illuminavano le strade durante la processione di S. AGATA
Il questi tutti i Cerei oltre a caratteristiche che rappresentano la Categoria…
Ci sono rappresentate le scene del martirio di S. AGATA…
Ed ognuna ha il suo stile…
Barocco, Rococò…
I Pizzicagnoli ad esempio sono in stile Liberty
6) come accoglie questa festa il popolo di Catania, e come la vivono i turisti?
A Catania le Festa è il culto di Agata è tutto l’anno…
È la terza festa al mondo, per devozione… Catania è invasa da suo popolo e turisti da tutto il mondo…
Si calcola che durante la processione ci sono un milione di persone che assistono giorno e notte…
Perché sia il 4 che il 5 Febbraio la processione arriva a durare anche 24 ore
7) il carro d’argento con le reliquie, da quante persone, viene trainato, e come ci si ritrova eletti x questa processione?
Il carro d’argento, il Fercolo è trainato da 2 cordoni lunghi circa 150 metri ognuno…
Ed è tirato dai devoti col sacco…
Tutti i devoti possono trainare il Fercolo tirando il Sacro Cordone
8) da Padre in figlio, quanto é importante tramandare questa passione?
La passione per Agata si tramanda da padre i figlio da secoli…
Credo che comunque tutti i Catanesi Agata ce l’hanno nel DNA
9) tu spesso sei spettatore della festa dei gigli, cosa ne pensi?
Io ho assistito diverse volte alla festa dei Gigli…
Immensa e con moltissime analogie con la nostra, per passione, coinvolgimento, calore, appartenenza… Non per niente Catania e Napoli sono gemellate in una fratellanza senza eguali.
10) cosa ti aspetti dal futuro della vostra festa, cosa vorresti fosse migliorato?
Purtroppo negli ultimi anni per via di decreti è cavilli la festa ha perso qualche particolarità…
Si mi basterebbe che tornasse quella di 30 anni fà, quando era ancora la festa del popolo, E non delle istituzioni.
TI RINGRAZIAMO PER LA DISPONIBILITA’ E VI AUGURIAMO UNA BUONA FESTA 2019
Grazie a voi per l’interesse mostrato, e per la passione che ci mettete per espandere le vedute delle tradizioni culturali, facendole conoscere a tutti…