‘O Colpo ‘o core (tutte le volte che non si è svolta la festa)

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No, questa volta non si tratta del momento in cui i gigli vengono abbattuti dopo la Festa, ma della sospensione definitiva dell’edizione 2020 causa COVID-19.

Pure se una celebre canzone diceva : “Neppure ‘e cose ‘nfame è fanno niente”, l’episodio di ieri non è il primo caso di sospensione della festa.

Dal libro “Annali della festa dei gigli 1500-1950” di Leonardo Avella, si evince che il primo caso risale nel lontano 1893, seguito a sua volta nel 1911, avendo come causa un’epidemia di colera.

E mentre l’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915 (prima guerra mondiale) porterà ad una sospensione della stessa per 5 anni (che riprenderà con l’edizione del 1919), la storia si ripeterà ancora nel 1940 (seconda guerra mondiale) e durerà fino al 1944 quando, a guerra finita, comparirà un unico obelisco in Piazza Duomo denominato “’O Giglio da Libertà”, di cui i Maestri di Festa era un comitato organizzato dai F.lli Francesco e Gennaro Napolitano, i costruttori F.lli Vecchione e la paranza Nolana agli ordini di Giuvanne e Feliciello.

Purtroppo, le pagine tristi della nostra amata Kermesse sono proseguite anche nel 2012 (festa interrotta a metà, causa disordini) e nel 2019 (due gigli non terminarono il percorso), fino ad arrivare all’edizione del 2020 che a causa del COVID-19 è stata posticipata al 2021.

Non proprio un periodo felice per la Festa, in cui mancherà tantissimo l’atmosfera unica che si respirava a Nola durante il mese di giugno, con i suoi canti, colori, calore e anche il semplice godersi del clima di gioia e felicità che si respirava per l’intero mese.

Mancherà tantissimo a tutti, ma un anno passerà in fretta e ritorneranno tempi migliori.

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