Ringraziamo Romano Marino, per questo racconto storico.
Giuseppe Scognamiglio detto Peppe ’a Serena (Sirena), l’inventore della “posata”, vale a dire, quando il Giglio che sta sulle spalle dei portatori deve essere rimesso a terra.
Lui nel 1912, in Piazza Duomo a Nola, dopo aver allineato il Giglio sul lato destro della facciata del Duomo, a sinistra del Palazzo di Città, prima di far posare il Giglio, chiese ad un trombettiere di richiamare l’attenzione della paranza eseguendo due squilli di tromba (due attenti), fatto ciò, dopo aver richiamato l’attenzione dei suoi capi paranza che stavano intorno al Giglio, disse ad uno dei suoi uomini, un barrese soprannominato Siscariello di dare un comando ad alta voce e Siscariello grido: (Piano, piano lascialo cadere) e di botto tutti i facchini che alzavano il Giglio flessero le ginocchia e il Giglio, non più posato lentamente cadde a terra.
Peppe ’a Serena aveva inventato la posata.
L’avvenimento ha un risvolto che avviene a Barra una sera ai primi di giugno di quell’anno,
Giuseppe Scognamiglio una sera invitò tutti gli uomini della sua paranza ad una cena nel cortile di casa sua e, ad un certo momento, presentò a tutta la tavolata, un certo Siscariello (un cantante a figliole dell’epoca), dicendo ai presenti: “Quanno a Nola ’o Giglio adda essere pusate Siscariello diciarrà chesti parole” e Siscariello ad alta voce disse: “ Cuonce, cuonce e ghiettalo!”, appena detto questo Peppe ’a Serena disse ai suoi uomini che subito dopo questo comando loro dovevano piegare all’unisono le ginocchia e il Giglio, per essere posato, doveva cedere a terra e non più, come si usava, adagiato. E così avvenne e ancora oggi, così sì “posa” il Giglio.
Altra invenzione di Peppe ’a Serena, ma questa avvenne a Barra furono le “varre” con le cerniera.
Questo avvenne nel 1923, per far girare il Giglio nei punti stretti di Corso Sirena, Peppe fece segare le “varre” anteriori e posteriori del Giglio e le ricongiunse con delle cerniere metalliche, ma l’idea fu abbandonata perché era inutile il supporto che i facchini che stavano dopo le cerniere potevano dare al Giglio.